martedì 5 giugno 2012

Una serata al cinema: #Cosmopolis

Ieri sera, dopo due ore passate in palestra tra bilancieri e attrezzi vari, il mio ragazzo ed io abbiamo deciso di andare al cinema. Film prescelto? Cosmopolis.


Premetto: al nostro primo appuntamento siamo andati a vedere "Breaking dawn: part I" (non sfottete, ero al liceo quando ho iniziato ad essere una fan della saga e venivo anche presa in giro da quelle che ora sono bimbeminchia-sfigate-che-sognano-un-uomo-come-Edward); ma non sono una fan di Pattinson.

Tra lui e la Stewart non so chi è meno espressivo.


Comunque.
Arriviamo in largo anticipo, stranamente convinti che di lunedì sera ci sia gente. Errore.
In sala siamo solo noi 2. 
Si spengono le luci. Inizia il film.

E il mal di testa. 

Buona parte del film è ambientata nella limousine di Pattinson che fa attraversare al suo autista tutta la città per un taglio di capelli. 
La trama lascia a desiderare. I dialoghi sono intensi, troppo.

L'aria manca anche in sala (se siete claustrofobici evitate il film in questione) e lo spettatore spera che il protagonista venga ucciso. Perché? Perché vorreste ucciderlo con le vostre mani pur di far terminare il suddetto strazio.
Il personaggio interpretato da Pattinson sembra un bambino viziato, ricorda molto Macaulay Culkin, pieno di soldi e testardo. Se non avesse deciso di tagliare i capelli, ci saremmo risparmiati questo scempio cinematografico.
Personaggi ambigui transitano, sia dentro che attorno alla limousine. 
Soltanto due colpi (di pistola, s'intende) movimentano questo film così pieno di stream of consciousness da far venire il mal di stomaco. 


I salti tra un discorso e l'altro fanno perdere il filo allo spettatore dopo meno di 10 minuti dall'inizio. 

Di David Cronenberg (direttore e sceneggiatore del film in questione, ndr) avevo già visto "A dangerous method" con Keira Knightley, una delle mie attrici preferite. 
Lo avevo trovato turbolento, a tratti agghiacciante, ma degno di essere visto. 


La Knightley merita un Oscar per l'interpretazione. 




Resta il fatto che Cosmopolis vince di diritto il secondo posto nella mia classifica personale come film più brutto della storia, dopo Melancholia.
Tutto questo per dirvi che, se avete voglia di cinema, Lorex (il cartone animato) credo sia mooooolto meglio.

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